SCUOLA A DISTANZA. L'esperienza delle scuole federate

Imola e dintorni - 27 marzo 2020

Paola Amorati - coordinatrice educativo didattica Scuola dell'infanzia Sant'Angelo Custode

Per sentirci uniti

Come è iniziata la nostra esperienza come Scuola dell'Infanzia e Sezione Primavera in questo periodo di “distanza obbligata”?
Dal 24 al 28 febbraio 2020, cioè i primi giorni di chiusura della scuola, personalmente ho avuto quotidianamente contatti telefonici con i genitori della mia sezione, in quanto essendo impegnati con il lavoro avevano difficoltà a gestire i bambini e mi chiedevano nominativi di baby sitter e varie informazioni sul periodo di chiusura della scuola. Tramite quelle conversazioni ho percepito una vera angoscia e preoccupazione nel gestire la situazione soprattutto per le famiglie sole che non hanno nonni a cui affidare i bambini. Non ti nascondo che in questi momenti mi sono sentita in imbarazzo e impotente nel non poterli aiutare più di tanto. Così il giorno 29 febbraio 2020 ho iniziato a mandare messaggi sempre ai genitori della mia sezione, per chiedere come stavano i bambini, cosa stavano facendo, rincuorandoli che presto saremo tornati a scuola, cercando di tenere vivo il nostro legame. Di rimando essi mi inviavano audio, foto di disegni e di lavoretti dei bambini che facevano in quei giorni per restare impegnati. La sensazione era proprio quella che in questo momento così particolare le famiglie e i bambini avessero bisogno di questo contatto con le insegnanti e le educatrici. Così il primo marzo in accordo con tutte le insegnanti ed educatrici della scuola, e anche con il Comitato di Gestione, abbiamo iniziato a mandare quotidianamente messaggi scritti, messaggi vocali, video, cantando, raccontando favole, consegne (metodo Venturelli), per i più grandi, una poesia e le indicazioni per un manufatto da realizzare per la festa del papà, la ricetta per la pasta di sale, attività di vario tipo con materiale facilmente recuperabile a casa e ricette di arte culinaria per le mamme. È stato proposto anche di disegnare un arcobaleno colorato e di appenderlo alle finestre, ai balconi, ai terrazzi lasciando un messaggio di speranza: “andrà' tutto bene”, in modo da fare spuntare un sorriso sui volti di tutti e dei bambini che si divertono a colorare.
Di tutto ciò i genitori sono molto contenti, entusiasti, come pure i bambini: mandano audio, video o foto dei bimbi mentre svolgono le attività proposte o le loro produzioni. Alcuni genitori dicono che si sono commossi a sentire le nostre voci, altri ci dicono che, quando vengono inviate le favole, si riuniscono in famiglia ad ascoltarla tutti insieme, altri ancora raccontano che i bambini chiedono la favola della maestra per addormentarsi. Ora stiamo preparando un video dove ogni insegnante, ogni educatrice e personale ausiliario manda un saluto ai bambini e alle loro famiglie, a giorni lo invieremo per dimostrare il nostro affetto, sostegno e il nostro amore nei loro confronti.
Credo che tutto ciò che abbiamo fatto fino ad ora e che continueremo a fare serva a tutti, famiglie, bambini ed insegnanti soprattutto per sentirci uniti gli uni agli altri e sostenendoci a vicenda. La scuola è e deve essere anche questo.

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