SCUOLA A DISTANZA. L'esperienza delle scuole federate

Bologna città - 17 aprile 2020

don Santo, gestore della scuola dell'infanzia Benedetto XV

La Pasqua “familiare” al Benedetto XV - Bologna

In questi giorni particolari che stiamo vivendo si sente spesso parlare, per quanto riguarda il mondo della scuola, di didattica a distanza. Pensando ai nostri bimbi, ai loro volti, alle loro famiglie, alle abbracciatone che ti danno quando ti corrono incontro, mi riesce davvero difficile parlare solo di didattica e tantomeno a distanza. Preferisco parlare di famiglia, sì perché mai come in questi giorni, mi sto accorgendo che la nostra scuola è una famiglia e che parlare di didattica sarebbe riduttivo. Probabilmente questo vale soprattutto per una scuola dell'infanzia, dove il rapporto con le famiglie è fondamentale e di primaria importanza, vista l'età estremamente delicata dei bimbi. Sono i primissimi anni di vita nei quali la parte del leone la fa senz'altro la famiglia. Noi per parte nostra, in punta di piedi, ci avviciniamo alla storia dei nostri bambini e delle loro famiglie e cerchiamo di prenderli per mano perché possono tirare fuori il meglio di sé. Lo facciamo tutto l’anno ma soprattutto adesso. Ed è proprio sulla scia di questi pensieri che, nel periodo della Pasqua, ho cercato di essere vicino ai bimbi e alle loro famiglie per viverla bene, trasmettendo e comprendendone il significato. Partendo dalla domenica delle Palme, attraverso un mio videomessaggio, siamo idealmente entrati, insieme ai personaggi di quel tempo, a Gerusalemme e abbiamo detto a Gesù che volevamo che Lui fosse il nostro amico più caro, il nostro RE. Ho proposto ai bimbi di fabbricare, in maniera casalinga, degli ulivi, oppure disegnarli insieme ai loro genitori e li ho benedetti durante una bella celebrazione della S. Messa in diretta sul canale youtube della parrocchia alla quale hanno partecipato, collegandosi da casa, diverse famiglie. I disegni che i bimbi ci hanno mandato via mail sono stati sistemati sull'altare e le famiglie hanno potuto vederli durante la messa e così sentirsi realmente uniti e presenti. Ho poi guidato, sempre con un video, i bimbi a comprendere il significato della Risurrezione di Gesù come passaggio da ciò che è brutto e ci spaventa tanto, alla gioia della Vita per sempre. Abbiamo capito che Gesù è un grande “combattente” che ha vinto anche per noi. E’ stato impegnativo affrontare un tema così delicato come la morte, ma ho cercato di farlo attirando l’attenzione soprattutto sulla vittoria di Gesù e la gioia che ne segue. Ho percepito grande partecipazione interiore da parte dei bimbi e delle famiglie, testimoniata dai bellissimi disegni, dai messaggi di ringraziamento che ho ricevuto e dalla partecipazione in diretta streaming alla Messa. Siamo riusciti a vivere “insieme” questa Pasqua, forse ancora di più del solito e questo mi ha riempito il cuore di speranza arricchendo il senso di appartenenza a questa unica famiglia che è la scuola, famiglia di famiglie.
Certo è difficile vivere la limitazione che ci è imposta per il nostro bene, ma confidiamo che tutto questo ci faccia crescere come educatori, come genitori e persino i nostri bimbi cresceranno nella consapevolezza del “dono” della scuola per la loro vita. Per parte nostra continueremo a raggiungere i nostri bimbi e a lasciarci raggiungere da loro, dalla loro fantasia che non si è fatta attendere nel donarci messaggi e video coloratissimi. Grazie cari bambini, grazie ai vostri genitori che si fidano di noi e ci sostengono, soprattutto in questo tempo di tempesta e grazie al buon Dio che ispira il nostro lavoro educativo e ci fa sentire “figli” dell’unico Padre che è nei cieli.

Accedi qui alla pagina della scuola: BENEDETTO XV