SCUOLA A DISTANZA. L'esperienza delle scuole federate

Provincia Est - 24 aprile 2020

Silvia Chiarini coordinatrice - scuola dell'infanzia Santa Teresa di Trebbo di Reno

L'equilibrio sospeso

Febbraio 2020 non passerà dimenticato!
La traccia della memoria è così intima e personale, ma è il segno, per me come per chiunque altro, di un'impennata improvvisa d'energia sul sismografo emotivo.
Sono le emozioni che lasciano il segno.
Come scordare: dov'eravamo? Cosa facevamo? Quali i nostri visi?
I nostri linguaggi nella fragilità di una chiusura improvvisa.
Chiusura di scuola, di relazioni, di volti, di odori, di corpi.
Cosa fare? Portare avanti la programmazione come se fosse tutto normale, anche con "la didattica a distanza", i video, le chat?
No, nulla è normale: la volontà di essere all'altezza mi lascia nello smarrimento, ma alla ricerca, dentro, in fondo in fondo, di qualcosa che riporti equilibrio.
Allora il richiamo è forte, è del corpo con i suoi sensi, con il suo ritmo.
Torno alla danza!
Fare danza con le bambine e i bambini è il mio spazio nella scuola, il mio giardino segreto che condivido con i piccoli e oggi anche con i grandi.
Riproporre la routine della danza settimanale era un bisogno e una certezza, ma non sapevo come sarebbe andata senza i loro occhi davanti a me.
Ma dovevo tentare.
Danza: è linguaggio, è creatività, è spirito, è preghiera. Nulla che i corpi dei bimbi non possano comprendere.
La bellezza della musica è in grado di riequilibrare gli stati dell'anima, l'ansia, la paura.
Siamo fatti e programmati, come dicono gli esperti più acuti, per cercare sempre un equilibrio, un esistere che compensi sempre il negativo con il positivo, e viceversa.
La forza delle parole in questo caso non giova, anche se i grandi comunicatori ci vogliono far credere l'opposto.
Siamo fatti di altro!
Quando si fa sentire il vento dell' instabilità bisogna recuperare con i linguaggi interiori: la natura, la musica, la preghiera, le arti.
Da vecchia surfista so che contrastare il maestrale è esperienza vana, ma farsi portare conducendo la vela è opera nostra.
Nelle case allora si sono ribaltati i ruoli, i ritmi, i suoni. I bambini con la loro abilità hanno seguito, condiviso, insegnato agli adulti a riprendersi un po' del loro corpo, per compiere e vivere gesti di bellezza che - ne sono certa - riequilibrano la bilancia della vita.

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