SCUOLA A DISTANZA. L'esperienza delle scuole federate

Bologna città - 24 aprile 2020

Chiara, Elisa, Isabella, Maddalena, Marianna e Rita insegnanti scuola dell'infanzia M. Ausiliatrice e S. G. Bosco

Rimodulare la proposta

In seguito all'emergenza sanitaria che ci siamo trovate ad affrontare nella nostra vita personale e professionale, noi insegnanti della Scuola dell’Infanzia “Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco”, grazie anche al supporto digitale messo a disposizione dal Consiglio Direttivo e dalla direzione, abbiamo iniziato, dopo un primo spaesamento, ad interrogarci su come volessimo gestire questa terribile situazione che ci vede tutti coinvolti.
Da questa esigenza, innanzitutto etica, sono nate delle “riunioni virtuali” (anche la domenica pomeriggio all'ora della merenda) in cui Elisa, Rita, Marianna, Isabella, Maddalena e Chiara hanno iniziato a vedersi, parlarsi, interrogarsi, confrontarsi... niente di nuovo, sembra quello che si fa sempre in collegio docenti o nelle riunioni di programmazione, ma questa volta è tutto un po’ strano, perché ognuna è a casa sua, qualcuna è in pigiama, qualcuna si fa anche il caffè, a volte non si sente bene perché le connessioni vanno e vengono e parlare davanti ad uno schermo e con un microfono, per noi che nella relazione, nello sguardo e nel tocco della mano fondiamo gran parte del nostro “esserci” con, e per i bambini, un po’ ci disorienta.
Pian pianino, riunione dopo riunione dietro quegli schermi iniziamo a vedere un pezzo di noi che prima non si vedeva… c’è chi ha i disegni dei suoi bambini attaccati al frigorifero, chi ha tutto bianco e ordinato, chi ha una postazione più professionale: ognuna mostra la sua peculiarità, un tratto di sé che a scuola non si vedeva.
Da lì decidiamo di ripartire, leggendo le direttive del Ministero che sembrano dire poco della scuola dell’infanzia “privilegiare la dimensione ludica e l’attenzione per la cura educativa precedentemente stabilite nelle sezioni”, ma in realtà questa semplice frase racchiude un senso profondo.
Noi insegnanti ci guardiamo e capiamo l’importanza del “rimodulare” la nostra proposta educativa, rivalutare e selezionare le prerogative essenziali, senza caricare.
In un momento in cui le certezze vacillano, offriamo la nostra presenza, ognuna dallo schermo del suo pc e con quel muro di casa che s’intravede dietro, che parla un po’ anche di sé.
Rifiutiamo schede pensate per “tenere calmi e impegnati i bambini”, noi non le usiamo nemmeno in sezione e poi sul web è pieno di attività, anche ben fatte, da youtubers sicuramente più esperte di noi, che siamo, diciamolo pure, un po’ impacciate davanti a un video.
Ma non è importante: al di là delle nostre resistenze personali, l’esigenza, il bisogno etico, professionale ed umano è più forte di qualsiasi imbarazzo.
Vogliamo esserci per i “nostri” bambini e le loro famiglie, senza la pretesa di voler rimpiazzare il lavoro svolto in classe ed il servizio offerto in tempi “normali”, ma di accompagnarli, con la nostra presenza, in un momento così difficile, senza perdersi e per sentirsi un po’ più vicini.
Da tutto questo è nata la nostra offerta educativa ai tempi del Covid- 19.
Nonostante che le sezioni siano omogenee, decidiamo di offrire ogni giorno, tramite il drive della scuola, un’attività curata a turno da noi insegnanti, con le educatrici e le insegnanti specialiste, per tutti i bambini. La scelta del destinatario eterogeneo è nata dalla consapevolezza che ogni bambino ha gusti, inclinazioni e sensibilità diverse e così facendo si possono offrire attività variegate, senza caricarli con troppi video. C’è Elisa che legge, Rita che crea, Mary che canta, Isa che fa arte, Madda che cucina, Chiara che colora... insomma ce n’è per tutti i gusti perché lo sappiamo bene che ogni bambino “ha cento linguaggi”.
Le sezioni omogenee vengono virtualmente mantenute negli incontri settimanali fatti con meet in piccoli gruppi, affinché i bambini possano interagire fra di loro e con le insegnanti di riferimento. Una volta alla settimana, sempre tramite il drive della scuola, vengono proposte attività dalle insegnanti di riferimento, legate agli obiettivi specifici dell’età e che vanno a riprendere e richiamare progetti iniziati in sezione.
L’importanza per la cura della relazione e la profonda convinzione della corresponsabilità educativa, che ci lega alle famiglie, ci hanno spinte a decidere di contattare personalmente i genitori, convinte che le interazioni tra scuola e famiglie “possano essere il collante che mantiene, e rafforza, la trama di rapporti, la condivisione della sfida che si ha di fronte e la propensione ad affrontare una situazione imprevista”.
Propensione che, grazie ad un profondo confronto professionale ed umano anche tra noi maestre, ci sta aiutando nel sostenere la complessità del nostro ruolo sociale e a fronteggiare insieme questa nuova sfida, nella quale anche noi, come tutti, siamo chiamate a dare il meglio.

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