SCUOLA A DISTANZA. L'esperienza delle scuole federate

Riflessioni - 29 maggio 2020

Coordinamento pedagogico Fism Bologna

Una presenza attenta: compagnia ai bambini disabili e alle loro famiglie

Nelle scuole dell’infanzia federate da sempre è alta l’attenzione al percorso di crescita dei bambini disabili. Non è venuta meno nella difficile contingenza attuale, che anzi ha reso più acuta la sensibilità alle specifiche situazioni di vita, quindi ha reso evidente la necessità di un’attenta individualizzazione dell’intervento.
In quest’anno scolastico sono 83 i bambini certificati presenti nelle scuole federate: un numero in continua crescita che dice della loro cultura di accoglienza. Nelle prime settimane di chiusura della scuola sono stati destinatari, assieme ai loro compagni, delle proposte di didattica a distanza che rispondevano anzitutto alla volontà di mantenere viva la relazione educativa.
In seguito è iniziata una riflessione più mirata, assieme alle azioni volte a mantenere parte delle risorse di diritto allo studio stanziate a favore di questi bambini. La grande maggioranza degli Enti Locali ha riconosciuto un certo numero di ore educative, che in alcuni casi sono state anche aumentate, proprio a fronte del riscontro sull'intensa attività messa in atto, attraverso l’azione delle educatrici. Prima finalità delle proposte è quella di mantenere saldo il legame affettivo con l’educatrice in vista della futura ripresa del rapporto in presenza e sostenere la famiglia a fronte di tanta incertezza che rischia di insidiare la crescita dei bambini. Diverse sono le modalità operative motivate però da criteri simili, cioè riproporre situazioni di scuola (canti, racconti, materiale, ecc.) che tengano vivo il ricordo e contribuiscano al mantenimento delle competenze acquisite e avanzare proposte educativo-didattiche mirate ai bisogni specifici del bambino interessato, per sostenerne difficoltà e promuoverne il superamento.
Chiave di volta di ogni intervento educativo è assicurare una costante comunicazione con la famiglia, ricercando forme di collaborazione da sostenere con disponibilità e creatività.
Ne sono nate proposte di video, in cui l’educatrice ripropone racconti, canzoni, giochi familiari al bambino, ovvero materiali da realizzare da parte dei genitori per dare strumenti di orientamento, come il calendario della giornata. Efficaci si sono rivelate le video chiamate dell’educatrice (realizzate con vari mezzi informatici: piattaforma zoom o semplicemente WhatsApp sempre alla portata di ogni smartphone): la quasi totalità dei bambini ha mostrato curiosità e interesse, fino a coinvolgersi nel saluto, ovvero a mostrarsi in azione nella propria casa.
Preziose sono le trascrizioni che alcune educatrici stanno facendo di questi momenti, per documentare i passi di crescita possibili ai bambini, in una situazione così difficile, grazie alla presenza attenta dei loro genitori: ad esempio, il bimbo che assieme al papà prepara una torta rivelando una competenza manuale insospettata.
Fotografie di ritorno e anche video girati dai genitori testimoniano un percorso di crescita che continua, alimentato dalla una forte e coesa alleanza educativa tra scuole e famiglie.
In questo momento così difficile per tutti, dove anche le dinamiche famigliari sono cambiate e continuano a mutare, non si può lasciare soli questi genitori, che a volte si sentono impotenti, pensando di non riuscire a dare il meglio per il proprio figlio, o sono comprensibilmente affaticati nel prendersi cura del bene più prezioso e delicato che gli è stato affidato.
La posizione da tenere è quella di affermare un bene più grande delle difficoltà e fatiche, in una vertigine data dal “volere”, ma non sempre “riuscire”, dal progettare, ma non sempre vederne i frutti, da un desiderio che non coincide con la realtà. Una posizione da imparare, quella di chi, di fronte al figlio, fa un passo indietro e si chiede: ‘che ne sarà di lui?’. Una posizione che libera dal possesso e dalla pretesa, perché si affida tutto a Chi solo può realmente compiere il destino loro, come quello di tutti noi.