“Prendiamo il largo”, questo il tema scelto per celebrare l'anniversario di fondazione della FISM. In 1300 si sono ritrovati a Roma il 18 maggio per partecipare al convegno “Prima i bambini: ieri, oggi, domani” e il giorno seguente alla Messa in San Pietro presieduta dal Papa. Folta la delegazione dell’Emilia-Romagna (una ventina i bolognesi capitanati dal presidente provinciale Rossano Rossi)
I cappellini gialli che hanno partecipato alla grande festa della FISM sono stati coinvolti in una sfida complessa: fatta di orgoglio per quello che si è costruito in mezzo secolo di vita, di coraggio nell’affrontare le difficoltà del presente, di speranza nell’immaginare un futuro che unisca innovazione alla fedeltà alle radici. Tutti sono stati chiamati a una nuova appartenenza. In questo contesto anche le parole rimbalzate nel corso della giornata di sabato all’auditorium di via della Conciliazione hanno avuto un peso importante. L’incoraggiamento del Papa: “Siate sempre testimoni dei valori umani e cristiani all’interno della società”. Il monito del cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei: “A 25 anni dalla legge Berlinguer sarebbe il caso di applicare pienamente le indicazioni sulle paritarie”. “Siamo il 37% del servizio nazionale”, ha detto inaugurando i lavori il presidente nazionale FISM, Giampiero Redaelli. “L’alleanza scuola-famiglia deve essere uno dei punti di partenza di questo nostro rilancio del 50° – ha spiegato -, perché solo insieme saremo capaci di testimoniare e, soprattutto, di chiedere al Governo e alla politica che i bambini e le famiglie non siano lasciati soli”. Da parte sua monsignor Claudio Giuliodori, presidente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università ha sottolineato: “La libertà di scelta dei genitori non è garantita a sufficienza; non è garantito il pluralismo scolastico; non è data la possibilità di esprimere tutte quelle energie e risorse che consentono di offrire al nostro Paese un servizio di formazione pluralistico”. Al termine del seguitissimo talk show, nel quale sociologi e pedagogisti hanno indicato le parole fondanti per rilanciare nuove prassi educative, una marea di cappellini gialli ha lasciato l’auditorium. Negli occhi di tutti una convinzione: “Siamo un popolo”.
Nella foto il gruppo FISM Bologna
"Piove forte in questo 7 maggio ma per fortuna la nostra Bologna, nei suoi tratti che la rendono unica, ha i portici. Proprio sotto uno di questi, alle 9 di mattina, si ritrovano per l’ultimo giorno insieme i Volontari che hanno iniziato il Servizio Civile l’8 maggio 2023. Io ho ancora sei mesi di progetto, ma respiro l’aria di una giornata che è diversa dalle altre, anche per me che sono esterno"
Il gruppo è riunito in Piazza Santo Stefano, e i ragazzi arrivano da ogni parte dell’Emilia-Romagna. Dopo un anno passato insieme, chi solo durante le formazioni, chi addirittura nella stessa sede, questo gruppo di ragazzi è pronto a salutarsi, prima di salutare il proprio Ente il giorno successivo.
La prima tappa del penultimo giorno di Servizio Civile di questi Volontari ha inizio proprio nella chiesa di piazza Santo Stefano dove un francescano, che vive all’interno della stessa, ci racconta la storia della chiesa, mostrandoci la copia di un sepolcro presente a Gerusalemme più di 1000 anni fa, oltre ad un presepe risalente al 1200.
La pioggia non accenna a placarsi e, dopo una breve merenda in piazza, ringraziando sempre i portici, ripartiamo alla volta di un’altra chiesa: San Giovanni in Monte. Qui i Volontari assistono al discorso di don Massimo Vacchetti, che dona un ultimo granello di “cultura” ad un solo scalino dalla fine di questo viaggio. Prima di salutarsi per l’ultima volta, Davide e Daniela mostrano ai Volontari il resoconto, in termini numerici, dell’anno appena vissuto: presenze, assenze, ore totali di servizio, malattie e permessi. Quando tutto sembra terminato viene proiettato, un po’ a sorpresa, un collage di video saluti per ogni Volontario da parte di bambini, maestre ed Olp.
Respiro malinconia nell’aria per un percorso che sta finendo, ma anche gioia, per essere arrivati alla fine di questo fantastico viaggio. Dopo una foto finale, i ragazzi si salutano promettendo di rivedersi, perché il Servizio Civile è finito ma la vita è un viaggio molto più lungo, dove lo zaino è sempre più ricco sia di esperienze che di persone con cui condividere il proprio tempo.
Da “esterno”, mi unisco al saluto di questo gruppo di Volontari e gli auguro un enorme in bocca al lupo per il futuro!
Niccolò Castellari
Volontario Servizio civile Digitale
Con l’occasione ricordiamo che l’avvio delle nuove progettazioni è previsto per il giorno 28 maggio e saranno in 127 i nuovi giovani volontari che entreranno in servizio.
Nella foto i Volontari del Servizio civile
Tre giorni di festa per celebrare un compleanno importante: 40 anni dalla nascita della scuola primaria San Giovanni Bosco, da cui poi hanno fatto seguito le “medie” e nel 1997 la nostra scuola materna. Tutto è iniziato quando 6 famiglie di Imola, legate da una condivisione di vita e da una profonda amicizia nata dall’appartenenza al movimento di Comunione e Liberazione, si dovettero confrontare con l’imminente ingresso dei loro figli in prima elementare
Il desiderio che avevano era quello di poter offrire ai bambini una scuola che li aiutasse a capire che la realtà è tutta positiva e conduce al Mistero di un Dio creatore di tutte le cose di cui è segno. La prima classe prese l’avvio nel settembre del 1983.
Nel 1997 Claudio Conti, l’allora presidente della cooperativa “Il Bosco”, chiese a Claudia Ventura e Renata Casadei, due giovani laureate rispettivamente in Scienze dell’educazione e in Pedagogia, di aprire una sezione per accogliere i bambini di età 3/6 anni: ebbe così origine la nostra scuola dell’infanzia che oggi è formata da 3 sezioni più una sezione di nido e formano un Polo 0/6 ( o più precisamente un polo 0/14).
Tanto da festeggiare!! Per cui siamo partiti venerdì 24 maggio con un’apericena accompagnata da una band e uno spettacolo di burattini per i più piccoli. Sabato 25 c'è stato lo spettacolo che ha coinvolto tutti i bambini, dal nido alle medie, con un copione ricco di canzoni e battute per narrare la storia della nascita della nostra scuola, rendendola visibile anche ai più piccoli. Commovente la partecipazione dei fondatori, tra cui alcuni nonni dei nostri alunni, che si sono messi in gioco cantando e recitando. Sempre il 25 sera tutti a cena nel campo sportivo allestito a festa in compagnia del DJ che ha fatto ballare maestre, genitori e bambini uniti da un sentimento di gratitudine verso una realtà creata da altri, ma consapevoli di farne parte.
Domenica 26 mattina, dopo la biciclettata per le vie della città che ha coinvolto gli alunni della primaria, abbiamo concluso con tutti gli adulti di questa grande famiglia: insegnanti, genitori e nonni con un dialogo sull’educazione con lo scrittore e psicoterapeuta Alberto Pellai; tante le domande e le riflessioni sull’autorevolezza degli adulti di questo” villaggio”, per la crescita condivisa dei nostri bambini.
Grazie a tutti i dipendenti, i genitori, i nonni e gli amici che hanno reso possibile questa festa testimoniando, agli occhi dei bambini, la bellezza dello stare insieme collaborando per uno scopo comune: scoprire il nostro compito nel mondo!!
Paola Ventura-referente Polo 06 San Giovanni Bosco
Una foto della festa al "Bosco"
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