E' tempo di Open Day (in coda il link con il calendario). Una grande opportunità per le nostre realtà di mettere in vetrina il proprio progetto educativo. Un aiuto prezioso per tutte le famiglie impegnate nella non facile scelta della strada per i figli. "Vieni e vedi", queste parole dell'apostolo Filippo valgono anche per il futuro dei bambini.
“Ciò che conta di fronte alla libertà del mare non è avere una nave, ma un posto dove andare, un porto, un sogno, che valga tutta quell'acqua da attraversare”. Nel tradizionale mese degli Open Day, che vede coinvolte tutte le scuole della FISM Bologna, la frase di Alessandro D’Avenia, scrittore e docente, mi ha fatto riflettere. Da otto anni, attraverso la newsletter, documentiamo i miracoli delle nostre scuole paritarie compiuti da insegnanti, genitori, gestori, personale ausiliario. Dalle centinaia di storie raccontate emerge una certezza: le scuole della FISM sono “un posto dove andare, un porto, un sogno che valga tutta quell'acqua da attraversare”. Un posto che ha origini antiche ma che mantiene intatta anche oggi la sua attualità. Di più è un ponte verso il futuro dell’educazione. Teniamo conto di questa certezza nel momento delle preiscrizioni. In questa prospettiva ci permettiamo di suggerire un piccolo vademecum alle famiglie: visitate gli Open Day (sono davvero uno spettacolo) e soprattutto passate parola. Questo telefono senza fili è il mezzo più potente che abbiamo per far sentire la nostra voce, per rendere decisivo il nostro sogno che è quello di portare avanti una scuola libera, ma libera veramente. Se questo sogno diventerà realtà anche la politica, prima o poi, dovrà arrendersi all’evidenza.
Stefano Andrini
https://www.fism.bo.it/federazione-italiana-scuole-materne/open-day-111@183.html
Nell'immagine: Vincent Van Gogh "Primi passi"
"La scuola cattolica" ricorda il vescovo Giovanni Mosciatti, "può essere il luogo che, in continuità con l’educazione impartita in famiglia, contribuisce a fare crescere bambini e ragazzi capaci di affrontare le sfide del reale con il bagaglio di una tradizione certa, pronti a una continua verifica".
Domenica 29 Gennaio la diocesi di Imola celebrerà l’11° giornata della Scuola Paritaria Cattolica. Il tradizionale appuntamento è stato preceduto da un momento di dialogo con il vescovo Giovanni Mosciatti per fare il punto sulla situazione della scuola cattolica locale. In occasione della giornata è emersa la proposta di fare un incontro con il personale interessato e i volontari (in programma il 19 gennaio alle 20,30 al Seminario di Montericco).. Primo passo di una rete che ha l'obiettivo di valorizzare le peculiarità di ciascuno e per aiutarsi a non perdere mai di vista l'origine della vocazione educativa. In un messaggio alla diocesi il vescovo ha inquadrato il contesto in cui si svolge la giornata (che prevede una sensibilizzazione sul tema in tutte le Messe celebrate in diocesi).
"Nel mondo attuale" scrive monsignor Mosciatti "il problema dell'educazione è importantissimo, il compito fondamentale
della scuola è “l’introduzione alla realtà totale” perché non c’è realtà senza significato. Quindi il compito di una scuola è educare la
persona, fare emergere tutte le sue capacità, proponendole un’ipotesi di lavoro che entusiasmi la ragione e muova la libertà a
capire fino in fondo che cos’è la realtà" L'educazione, sottolinea il vescovo "è il rapporto tra due libertà: di chi educa e di chi è educato. Non ama chi, con la scusa della libertà dell'altro, non gli dice ciò che sente come vero, come bene, come giusto. E questo
vuol dire correre un rischio, perché può essere solo proposto e non imposto, perché la libertà di chi educa deve dialogare con la libertà di chi è educato. Questa preoccupazione è veramente decisiva
perché sta accadendo una cosa che non era mai accaduta prima: è in crisi la capacità di una generazione di adulti di educare i propri
figli". L’aspetto fondamentale di una scuola libera, conclude il vescovo "è che parte dalla convinzione che la realtà ha un significato, cioè che quel significato si può capire, che si può entrare in rapporto con esso in modo che la ragione ne
può cogliere il senso, così che la libertà possa
usarlo nel modo giusto".
"E’ con grande emozione", racconta la coordinatrice delle attività educativo-didattiche "che la scuola ha accolto l’ammissione della documentazione video “Il nostro mondo riflesso” al concorso nazionale “Outdoor Education” (che si è svolto dal 2 al 17 dicembre nella Sala Borsa di Bologna).
Il video realizzato documenta il tema e il viaggio intrapreso nell’ultimo anno scolastico, concluso all’interno della progettazione educativo-didattica dal titolo “E uscirono a riveder le stelle”.
Ci hanno guidato la luce del sole e degli astri, gli squarci di cielo riflessi negli specchi che abbiamo avuto in mano nel gioco e nelle attività. Ecco che, ancora una volta, noi insegnanti con le bambine e i bambini ci siamo arrese alla sorpresa. Le ombre, i colori, le grandezze e le immensità hanno aperto i nostri occhi all’imprevisto. Nei tanti fotogrammi ripresi i giochi con i sassi, i cerchi nell’acqua, i piedi sui rami, le ombre delle fronde, le mani che seguivano un pensiero hanno avuto un sapore nuovo. Dentro lo specchio abbiamo mediato l’immediatezza dello sguardo con il giudizio che ne deriva. La natura continua a stupire con i suoi miracoli e ha la potenza di condurci e ricondurci al piccolo, all’essenziale.
E’ questo che continuiamo a cercare e a proporre nella nostra piccola scuola e lo possiamo ammirare in queste parole di Etty Hillesum:
“Il gelsomino dietro casa mia è completamente deturpato dalle piogge e dalle burrasche degli ultimi giorni, i suoi fiori bianchi galleggiano sparpagliati nelle nere pozzanghere fangose sul tetto piatto del garage. Ma in una qualche parte di me il gelsomino, indisturbato, prospera ancora, non meno delicato e rigoglioso, come fosse ancora pieno di fiori”.
(Il gelsomino e la pozzanghera - 1942)
Chi volesse vedere il video può trovarlo sul canale Youtube:
https://youtu.be/Kd7oaQztAF4
Silvia Chiarini, coordinatrice delle attività educativo-didattiche
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