Sabato 11 marzo, nella parrocchia di San Martino di Bertalia si svolgerà l’assemblea congressuale FISM Bologna, la prima del nuovo corso (volantino al seguente link: https://www.fism.bo.it/federazione-italiana-scuole-materne/Notizia-120@552.html). Sarà eletto il nuovo presidente insieme a un consiglio direttivo di otto membri, che rimarranno in carica per i prossimi quattro anni. La Federazione, infatti, ha rinnovato il suo statuto. E’ stata l’occasione per una nuova consapevolezza del suo ruolo, che è prima di tutto un luogo di rappresentanza delle scuole associate e poi di sostegno, promozione e supporto. Con l’obiettivo di un rilancio culturale di una presenza importante delle scuole dell’infanzia paritaria cattoliche.
“Siamo in una stagione molto critica” ricorda il presidente uscente Rossano Rossi (che ha confermato la sua disponibilità a ricandidarsi). “Questo periodo post Covid lancia segnali molto preoccupanti. Da un lato abbiamo un calo demografico, dall’altro una gestione delle scuole sempre più impegnativa. Da tre anni stiamo registrando un calo di scuole e di sezioni che fino ad oggi a Bologna non avevamo ancora sperimentato. In questo contesto il momento istituzionale della Federazione rappresenta anche un momento per riconfermare l’impegno, per dire ci siamo. Nonostante le difficoltà, c’è ancora un bel gruppo di gestori convinto che valga ancora la pena portare avanti queste opere educative”.
“Il nuovo statuto” prosegue Rossi “ha consentito di aderire al Registro del Terzo settore e quindi da oggi la Federazione ha modificato il suo nome in FISM Bologna ETS. Una scelta che ci consentirà un’apertura a nuove possibilità da un punto di vista amministrativo e fiscale e di poter realizzare i progetti a sostegno delle nostre scuole”.
Aggiunge il presidente: “Questo passaggio dell’assemblea congressuale ha come obiettivo principale il rinnova delle cariche direttive. C’è un elemento positivo che vorrei sottolineare: per il consiglio direttivo abbiamo ben sedici candidature (per otto posti). Questo significa che ci sono più persone disponibili a prendersi questo impegno per il bene di tutte le scuole. Sono candidature variegate: non solo gestori ma anche coordinatrici didattiche, l’altra gamba fondamentale per l’attività quotidiana. Nella seconda parte della mattinata affronteremo questioni più politiche. Abbiamo invitato il sottosegretario all’Istruzione on. Paola Frassinetti, a cui chiederemo notizie su una possibile accelerazione del percorso verso una effettiva parità economica, sempre più indispensabile. Sarà presente il presidente nazionale della FISM Giampiero Redaelli. E poi ci sarà l’assessore regionale al welfare Igor Taruffi. A lui porremo alcune questioni importanti relative allo 0-3, visto che da diversi anni la Federazione si è allargata ai servizi nido e che la maggioranza dei contributi e della normativa passa attraverso la Regione. Cercheremo di capire come rendere più efficaci i contributi che spesso non riusciamo ad intercettare. Anche sullo 0-3 c’è il sistema integrato. Bisogna far crescere una offerta e se l’apporto del privato sociale è fondamentale, bisogna che si ragioni in termini di sostegno effettivo a questo sistema. Tanto più che in Emilia Romagna molti nostri servizi hanno ottenuto la “patente di qualità” dell’Accreditamento e a questa deve corrispondere un altrettanto qualitativo contributo per non gravare sempre sulle famiglie”.
Nella foto il presidente Rossano Rossi
Suddivisi in gruppi, a seconda della prenotazione per fasce orarie, il “tour” partiva con i coordinatori, Gianluca e Stefania, che accoglievano le famiglie nel giardino e facevano visitare i molteplici spazi all’aperto, sottolineando l’importanza dell’outdoor education. Una volta entrati a scuola Stefania, la coordinatrice educativo-didattica, invitava le famiglie ad osservare le pareti dei corridoi ricche di collage fotografici dei vari momenti vissuti dai bambini.
Giunti nella sezione delle “stelline”” (3 anni), ad attendere il gruppo c’era la maestra Giusy che si è soffermata sull’importanza del dell’inserimento che viene fatto con grande cura, rispettando tempi e bisogni di tutti i bambini. E ha spiegato il ruolo delle routine mentre accompagnava le famiglie a visitare la cucina dove vengono preparati i pasti, poi i bagni e gli armadietti che sono corredati da immagini per la comunicazione aumentativa che promuove l’autonomia dei bambini.
A questo punto il gruppo è stato accompagnato nella sezione dei “soli” (i bambini dell’ultimo anno) dove l’insegnante Cristiana ha approfondito il tema dell’organizzazione degli spazi, facendo notare come un contesto ben progettato possa essere esplorato dal bambino in autonomia ed in modo intuitivo per lui e ben visibile dall’insegnante, che partendo dall’osservazione del singolo e delle dinamiche di gruppo, rilancia e propone una serie di esperienze.
Usciti dalla sezione dei “soli”, ai piedi della scala c’era Ludovica, insegnante dei “pianeti” (4 anni) che invitava le famiglie ad osservare l’atelier dei materiali di recupero e la biblioteca con libri a tema educativo, sottolineando l’importanza della formazione delle insegnanti. Salite le scale le famiglie hanno visitato la sezione di Ludovica che ha presentato loro gli strumenti e i materiali che vengono utilizzati nelle esperienze sensoriali e motorie.
Il tour si concludeva nell’aula polivalente dove era stato allestito, per i bambini visitatori, un “angolo del segno grafico” con fogli di diverse grandezze e consistenze, pennarelli, matite colorate, ed uno scatolone su cui era possibile camminare, sedersi e lasciare un segno colorato. I bambini che a settembre frequenteranno la nostra scuola, potranno così ritrovare la loro traccia sullo scatolone che si trasformerà in una tana da adornare e personalizzare, quindi da vivere.
Mentre venivano proiettate immagini dei bambini protagonisti del “qui e ora” della scuola, la coordinatrice educativo-didattica era a disposizione per accogliere le domande dei genitori maturate durante la visita.
Scuola dell'infanzia M. L. Gallassi
E' la maschera di Carnevale di Bazzano e rappresenta il bazzanese emigrato in cerca di fortuna, che ritorna “in patria” ostentando lo status e le ricchezze che è riuscito ad ottenere. La sua fama è oggi affidata al suo ruolo di “guida” del Carnevale dei bambini. La sfilata di Carnevale – che oggi avviene nelle due domeniche precedenti la Quaresima – è tuttora aperta da Barbazècch in compagnia della sua consorte, detta popolarmente la Barbazecca (spesso l’onore viene affidato a una coppia appena sposata o in procinto di sposarsi), che si presentano a bordo di un’auto scoperta guidata da un autista.
Da oltre vent’anni – precisamente dal 1996 – nell’ultima parte della sfilata Barbazecch sale sul balcone che si affaccia sulla piazza, dove raggiunge lo «speaker» del Carnevale e pronuncia nuovamente il suo discorso in cui alterna all’italiano qualche verso in dialetto bazzanese, e termina con l’augurio «ch’a psì ster luntan dal mel / fein a st’etar Caranvel!».
Grazie all’impegno di don Bruno Barbieri, alla fine degli anni ‘50 rinasce il Carnevale dei bambini a Bazzano. Puntare sui più piccoli fu un’idea vincente, che rese il Carnevale un’occasione partecipata da tutta la comunità: attorno ai bambini e ai ragazzi che sfilavano sui carri e sul trenino, si radunò e ravvivò il superstite spirito carnevalesco del paese. Anche oggi il Carnevale di Bazzano è un appuntamento molto sentito, che coinvolge i bambini delle scuole e le loro famiglie, che spesso si mettono a disposizione per organizzare l'evento.
Racconta una mamma della scuola “Santo Stefano” di Bazzano: “Quest'anno, per la prima volta, ho partecipato alla festa di carnevale come volontaria alla sicurezza dei carri. É come essere un po’ "dietro le quinte": vedi le maestre che accompagnano i bambini fino al carro della scuola, li fanno salire, si caricano nell'attesa, ballando, ridendo, lanciando i primi coriandoli che fioccano come neve colorata mentre i genitori, ai lati del carro, guardano felici i propri figli, contenti anche loro, anzi forse più dei bambini.
La sfilata prende il via: una continua pioggia di coriandoli che colora le vie e i saluti dei genitori, dei nonni, degli amici… Musica e grida di gioia riempiono la piazza. Si respira un bel clima: aria di festa, voglia di divertirsi dopo un lungo periodo di restrizioni a causa della pandemia. La sfilata finisce e si ritorna a scuola dove bambini e genitori festeggiano con una buona merenda e il gioco della pesca che coinvolge tutto il paese. Sono belle Domeniche queste col sole fuori, ma anche dentro ad ognuno di noi”.
Scuola materna parrocchiale Santo Stefano
Nella foto il carro della scuola
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