Newsletter del 10 novembre 2023

In viaggio per scoprire e ri-scoprirsi: partito il progetto gemellaggi

L’incontro con l’altro è sempre una grande occasione per ri-scoprire le ragioni di quel che si fa andando a fondo della propria identità. Anche il progetto-gemellaggi tra le scuole federate alla FISM si situa all’interno di questa prospettiva.

Alcuni anni fa, in seno alla Commissione Pedagogica Nazionale della FISM, tra referenti regionali si ragionava sulla possibilità di far incontrare le scuole tra di loro, perché potessero vivere l’esperienza del sentirsi parte di una realtà più ampia, poiché molte scuole, soprattutto quelle presenti nei territori più impervi, oppure laddove la presenza di scuole paritarie si è diradata nel tempo, (a causa del calo dei bambini iscritti e la conseguente riduzione di sezioni nella stessa scuola o la cessazione di altre scuole vicine), manifestavano il desiderio di potersi incontrare, confrontare, dialogare con altre realtà, per condividere difficoltà, esperienze, punti di forza.
L’educazione è un’avventura che non si può vivere in solitudine e chiede sempre più un’alleanza forte anche tra scuole che condividono il medesimo compito pur nella possibile differenza di pratiche, scelte organizzative e progettazioni educativo-didattiche.
Lo scorso anno, dopo la dolorosa esperienza del lock-down, alla proposta di valutare l’ipotesi di esperienze di gemellaggio, vista anche la ricorrenza del 50° di FISM Nazionale, tutti i Referenti Regionali hanno risposto con entusiasmo, perché questa esperienza può essere una prima risposta al desiderio di incontrarsi tra servizi educativi zero-sei, anche un’occasione per riflettere sul valore che la scuola paritaria cattolica può portare nel suo territorio, utile a rafforzare il senso di appartenenza alla FISM.
Con grande stupore, abbiamo ricevuto un numero di adesioni impensabili: più di 180 servizi educativi dello zero-sei si sono candidati per esperienze di gemellaggio a vario livello: provinciale, regionale, nazionale.
Anche due scuole della FISM di Bologna hanno aderito al progetto: l’Atelier dei piccoli e la scuola di Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco.
La sorprendente partecipazione ci parla della vivacità dei servizi educativi FISM e la variegata rappresentanza dei servizi zero-sei (da scuole mono-sezione a realtà di grandi dimensioni con anche annessa sezione primavera e asilo nido), ci suggerisce che c’è desiderio di uscita dalle proprie “mura”, desiderio di ricerca-formazione, di confronto e sperimentazione, in ogni realtà.
E’ come “lievito” che silenziosamente fermenta e trasforma.
Questo “lievito” è il personale docente e non, dei servizi educativi, che ogni giorno si adopera con passione e professionalità, con dedizione e competenza, non teme il confronto, ma lo ricerca, lo spera, e vede nello scambio una ricchezza, un’occasione di formazione e crescita, un’opportunità da cogliere per conoscere e riconoscersi…sempre nella consapevolezza che “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (come ricorda bene Marcel Proust).

Lara Vannini (referente settore pedagogico FISM Bologna) e Marina Perozzo (referente settore pedagogico regionale FISM Veneto)

Nell'immagine "Ragazza di fronte allo specchio" - Pablo Picasso

"Farlottine"-"Sant'Alberto Magno". Farloween, "il mio tesoro sei tu"

Anche quest'anno, su iniziativa del gruppo famiglie dei due istituti, è stato riproposto il tradizionale appuntamento del 31 ottobre che si è svolto nell'Auditorium in via della Battaglia 10. Con un duplice obiettivo: trascorrere una serata insieme in allegria e dare anche il giusto senso alla vigilia della Solennità di Ognissanti.

"Farloween" racconta Pia Fortunato, del gruppo famiglie dell'Istituto Farlottine "è nata una decina di anni fa per dare una prospettiva di luce e non di tenebre". Prosegue Fortunato: "Quest'anno, dopo l'interruzione dovuta alla pandemia, abbiamo pensato di riproporre la festa a tutti i bambini e ragazzi delle nostre sedi. Al centro della festa una caccia al tesoro con un percorso delle famiglie e uno per i bambini divisi per età in tre gruppi (erano più di 60). Al termine c’è stato un momento di preghiera dove i genitori hanno scoperto che uno dei grandi tesori che hanno, oltre al Signore, è sicuramente il loro figlio e quindi si sono scambiati questa frase “il mio tesoro sei tu”. È stata la consegna di quest’anno".
Aggiunge Pia: "Farloween è stata pensata per dare un’alternativa. I bambini, secondo il tema della serata, arrivano mascherati non da streghe, ma da principi, re, regine e principesse. Tutti contenti alla fine, con la partecipazione di almeno 150 persone. La serata è stata anche la prima tappa del percorso comune che stanno preparando i gruppi famiglie delle Farlottine e del Sant'Alberto Magno". "Quest’anno" conclude Pia "abbiamo avuto una grazia: una conferenza on line dal titolo "Halloween...è meglio saperne di più", condotta dal padre domenicano Davide Pedone che ha informato sull'origine storica di questa tradizione e di come si sia estesa fino ad assumere aspetti problematici, non solo legati al consumismo".
Link del video:
https://www.youtube.com/watch?v=09GNJroLI58

Scuola dell'infanzia "Grimaldi". Casette che aprono alla condivisione

"Pensando alla programmazione di quest’anno, ci siamo rese conto che ai bambini e anche a noi insegnanti mancasse molto quella rete di relazioni che era presente con le famiglie prima dell’arrivo del Covid-19. La presenza di alcune regole da rispettare ci ha obbligato a fare delle scelte organizzative, per cui non è più stato possibile accogliere i genitori all’interno della struttura sia all’accoglienza che all’uscita, indebolendo molto le relazioni che erano presenti prima".

Abbiamo cercato di trovare delle modalità per incontrare i genitori in alcuni momenti strutturati; abbiamo però visto che perdendo la quotidianità della chiacchiera mattutina e/o serale, si era persa quella conoscenza che ci faceva fare la differenza rispetto ad altre tipologie di scuole dell’infanzia. Stavamo perdendo la nostra capacità di fare rete, di essere una casa per tutti.
Ed ecco che, durante la prima riunione con le famiglie, abbiamo deciso di coinvolgere i genitori con un gioco: divisi per sezione, abbiamo posizionato i genitori in cerchio e abbiamo chiesto loro di rispondere a delle domande che li riguardavano. Inizialmente, per rompere il ghiaccio, è stato chiesto ai genitori di dire quale fosse il loro cibo preferito; come seconda domanda abbiamo chiesto loro quale fosse la caratteristica che preferivano di loro figlio e poi, scendendo sempre più in profondità, abbiamo chiesto di condividere quale fosse il valore che avrebbero voluto che loro figlio vivesse e di cui facesse esperienza in questi anni di scuola dell’infanzia. Tutto questo è stato proposto attraverso un gioco: con un gomitolo di lana, di colore differente per ogni domanda, i genitori rispondevano lanciandosi il gomitolo e dandosi la parola a vicenda. Alla fine del gioco si è potuto riscontrare come, da una singola esperienza di una famiglia, si possano creare intrecci e disegni, ma soprattutto che da soli si è solo un filo, ma insieme si realizzano trame meravigliose.
Continuando con questa volontà di creare maggiori legami e scambi sia tra le famiglie, ma anche tra famiglie e scuola, è stata posta al centro del cerchio una casetta di carta, dove ognuno poteva inserire al suo interno uno scritto con tutte quelle proposte che abbiamo voglia di vivere e condividere insieme, così da poter tornare a essere una casa per tutti.
Tra le idee presenti nelle casette, troviamo delle proposte di condivisione di momenti insieme come: giornata alla scoperta di Bologna, gite sulla neve, gite immersi nella natura, gite con una notte fuori, rappresentazione teatrale realizzata dai genitori, lezioni di cucina genitori e bimbi.
Quest’anno, quindi, proveremo a vivere insieme alcune di queste esperienze, perché ci rendiamo conto che l’efficacia educativa passa per una comunità educante che voglia andare verso la stessa direzione, perché solo in questo modo si può sperimentare il bene per l’altro a prescindere da chi sia l’altro.

Scuola dell'infanzia "Angela Grimaldi"- Sasso Marconi