Newsletter del 9 febbraio 2024

Imola. La 12° Giornata della scuola paritaria cattolica diocesana

Il tradizionale appuntamento, che si è svolto domenica 28 gennaio, è stato preparato attraverso il coinvolgimento dei parroci (il manifesto nella bacheca della parrocchia, una preghiera ad hoc ripetuta in tutte le celebrazioni, inserimento della notizia nel bollettino parrocchiale) e delle scuole che hanno inviato alle famiglie il depliant sull’evento

“Da oltre un decennio” racconta Carmen Falconi, coordinatrice della scuola cattolica per la diocesi di Imola “con questa Giornata si dà risalto alla ricca presenza delle nostre scuole nella diocesi; istituzioni che vivono anche da oltre un secolo, segno evidente che i fondatori, attenti alle famiglie, si sono resi disponibili a venire incontro al bisogno primario che, allora come ora, è la cura dei bambini e dei ragazzi”. Nel messaggio per la Giornata il vescovo di Imola, monsignor Giovanni Mosciatti, ha scritto: “L’aspetto fondamentale di una scuola libera è che parte dalla convinzione che la realtà ha un significato. Perciò occorre che l’educatore abbia la certezza di un’ipotesi da proporre, da offrire alla ragione e alla libertà dello studente, affinché possa verificare se quella ipotesi dà ragione a tutti gli aspetti della vita”. Aggiunge don Pierpaolo Pasini: “Quanto più un bambino, ma soprattutto un giovane cresce in un contesto affettivamente positivo, è aiutato a quel ragionevole impegno che lo rende capace di giudicare ciò che corrisponde alle proprie esigenze più profonde e perciò di giocarsi fino in fondo nella realtà”. “La Giornata” conclude don Pasini “è stata per tutte le realtà educative della diocesi, una grande occasione per valorizzare la passione per la vera crescita della persona. La sfida attuale chiede un rinnovato e intelligente impegno di tutti, che è anche economico, ma soprattutto umano, cioè di affezione e di ragione”.

Scuola dell'infanzia Giovanni Damiani. In memoria di Simona Borea

"È andato tutto bene dada! È stato bello e c'erano tanti ex allievi, con le loro famiglie e i nostri bimbi sono venuti già dalla messa in chiesa. C'era un bel clima! Domani ti racconto!. Ti avrei scritto così! O più probabilmente ti avrei fatto un vocale andando alla macchina. Ti conosco abbastanza da poter immaginare una tua risposta:" Bene! Sono contenta...domani mi racconti!"

Purtroppo questo scambio di messaggi è stato solo nella mia testa. Perché è da più di un mese che sei venuta a mancare.
Cara Simona Borea, sei stata la coordinatrice della scuola dell'infanzia Giovanni Damiani e in modo misterioso te ne sei andata la mattina della vigilia di Natale, lasciando tutti in un silenzio attonito, drammatico e incomprensibile. Creando una voragine nel mio cuore che ancora non capisce e che ancora non si rassegna. Lavoravi qui a Marano da più di me, da anni, anzi io ero venuta a sostituirti durante la tua assenza per la gravidanza della tua bimba che adesso ha 9 anni.
È vero tutto Simo! Che chi ha brillato durante la sua vita, lascia dietro una scia luminosa. È vero tutto Simo! Perché io quella luce e quella scia le vedo tutti i giorni! È vero tutto Simo! È vero che le persone non vanno via per sempre ma restano nei ricordi di chi le ha amate. È vero tutto Simo! È vero che la nostra scuola è bella e famigliare perché tu l'hai resa così!
Domenica 28 gennaio quindi ci siamo di nuovo incontrati e di nuovo stretti… perché vicini (ce lo siamo detti da subito!) forse avrebbe fatto un pochino meno male!
Ieri abbiamo fatto una piccola commemorazione qui a scuola e i bimbi hanno potuto dipingere un grande lenzuolo bianco e hanno dato sfogo alla loro fantasia! Proprio come amavi tu! Hanno “PACIUGATO”… ricordando che tu lo amavi tanto!
E poi tanti genitori e nonni che ti hanno lasciato un pensiero, un ricordo. E poi un dipinto, e poi una raccolta di soldini per comprare un albero da mettere nel nostro bel giardino.
E poi...E poi noi! La tua scuola, i tuoi bimbi, le tue colleghe, le tue amiche, i tuoi genitori, la tua bimba Lara e il tuo compagno di vita Matteo. E poi...una virgola...MAI un PUNTO.
Andremo avanti senza di te, ma con te SEMPRE qui! E proveremo a farlo nel migliore dei modi per te! Grazie Simo...di tutto...per tutto.
Finisco con la frase che abbiamo scritto a scuola sotto alla tua foto: "Non ti chiederò perché me l'hai tolta. Ti ringrazio di avermela data". Grazie Signore di averci donato Simona!


Simona Tumedei - insegnante della scuola dell’infanzia Damiani

Nel sito della scuola un pensiero da parte della Fondazione Gallassi e Damiani:
https://scuoladellinfanziadamiani.it/

Scuola dell'infanzia "Cerreta". Un incontro speciale col cardinale Zuppi

L'arcivescovo, nell'ambito della Visita pastorale, ha deciso di incontrare la scuola. Si è creata un'atmosfera di grande emozione sia per i piccoli che per i grandi presenti. Tutti i bambini (i pinguini, i girasoli, i gufetti) e anche i più piccolini (gli orsetti), naturalmente accompagnati dalle loro insegnanti e il personale della scuola, si sono riuniti insieme in un unica aula, così da poter accogliere al meglio l'importante ospite

Che emozione! Siamo tutti pronti. Le maestre ci hanno spiegato che oggi verrà a trovarci un grande Amico. Dicono che qualcuno potrebbe averlo già visto, ma io non sono sicuro di conoscerlo. Le nostre maestre invece lo hanno già visto o incontrato in altre occasioni: Sara, per esempio, ci ha raccontato che una volta sono andati insieme a portare da mangiare alle persone povere! Deve avere un cuore grande…così! Come tutta la nostra classe, no, anzi, come tutta la nostra scuola. Oh oh. Ma allora riuscirà ad entrare dalla porta?
“Bimbi siete pronti?” Chiede forte e decisa la maestra.
Questa mattina abbiamo fatto tutto un po’ più in fretta. Il gioco delle presenze, il saluto agli amici, persino le mani le ho lavate veloce come un fulmine. Non possiamo rischiare di fare tardi, vi immaginate se il nostro Amico arriva e noi stiamo facendo ancora merenda?! Che ridere… Come faremmo a cantargli la canzone che abbiamo preparato per fargli una sorpresa, mentre mangiamo la mela? No impossibile, meglio non perdere tempo.
Qualcuno sbircia dalla finestra: “È arrivato il cardinale!”
Ecco come si chiama ”cardinale!”! È vero, me lo avevano detto anche la mamma e il papà. Lui è il cardinale della nostra città.
Ma chissà come sarà? So solo che si chiama Matteo Maria. Mentre aspettiamo mi chiedo: avrà gli occhi grandi? I capelli corti o forse è pelato come lo zio? Chissà se sarà alto o basso, se è un chiacchierone come me o è un po’ più timido come Federico.. e Chissà se gli piace cantare o imitare gli animali come sta facendo don Luigi che cerca di intrattenerci nell’attesa. Ci fa sempre ridere quando ci viene a trovare! O forse gli piace raccontare le storie, come fanno spesso le nostre maestre. Chissà…
“Bimbi ci siamo!” Sussurra la maestra. È arrivato al cancello! Appena entra dall’ingresso iniziamo a cantare, aspettiamo solo un cenno.
È il momento, Evviva!
Elisa e Sara cominciano a suonare la chitarra e noi cominciamo a cantare allegri e pieni di entusiasmo. Che gran sorriso ci rivolge il nostro Amico! E al termine della canzone applaude gioioso, facendoci molti complimenti e ringraziandoci di cuore per questo bel regalo. Poi rimango molto colpito perché ci chiede di pregare per la pace, ci parla di perdono e ci esorta ad essere sempre pronti a chiedere scusa sia agli amici, sia in famiglia, a mio fratello, mia sorella, alla mamma e al papà.
Ha proprio ragione: solo così è possibile essere felici, il cuore si allarga e si impara veramente a fare pace.
Oh no. Che peccato, il tempo è finito, deve scappare da altri bimbi, in altre scuole qui vicino. Vorrebbe fermarsi ancora ma gli amici che lo avevano accompagnato lo devono proprio tirare fuori dall’aula e richiamare gentilmente più volte.
Ciao caro Amico, siamo stati davvero felici di averti conosciuto. Il nostro è stato davvero un incontro speciale.

Scuola dell'infanzia "Cerreta"

Nella foto l'incontro con il cardinale