
Uomini e donne uniti da un impeto di bene, indomiti seminatori di futuro. Questa citazione, tratta dal libro di Eraldo Affinati “Testa, Cuore e Mani. Grandi educatori a Roma” che è stato presentato all’interno degli eventi del Giubileo del Mondo Educativo, identifica chiaramente il tratto distintivo di chi educa oggi: una tensione al bene che non si ferma mai
La settimana di eventi dedicati al mondo dell’educazione è stata un tempo di grazia e rinnovamento dove educatori, studenti, docenti, scuole, università, si sono ritrovati insieme nel grande abbraccio della Chiesa, per riscoprire la bellezza dell’atto educativo. Abbiamo ascoltato con spirito filiale le parole che Papa Leone XIV ha rivolto a questo mondo prediletto, che mai come oggi ha necessità di essere sostenuto e valorizzato in un compito così cruciale per tutta l’umanità. Il 28 ottobre, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione conciliare Gravissimum educationis, è stato condiviso un nuovo “atteso” documento papale e il 1° novembre San John Henry Newman, “modello e guida di un’educazione che accompagna, ama e trasforma” è stato proclamato Dottore della Chiesa e anche co-patrono della missione educativa della Chiesa insieme a San Tommaso d’Aquino. In occasione del Giubileo, è stato inoltre rilanciato il Patto Educativo Globale voluto da Papa Francesco, arricchendolo con tre nuovi ambiti: intelligenza artificiale, pace disarmata e vita interiore.
Queste ricche giornate di incontri sono state, inoltre, l’occasione per dare visibilità alla rete educativa delle scuole cattoliche, la più estesa rete educativa del mondo che, in un tempo segnato da profonde fratture sociali, conflitti e lotte per l’egemonia economica, rappresenta una testimonianza insostituibile per far fiorire l’umanità delle persone.
È stato bello ritrovarsi insieme per testimoniare a tutto il mondo che “Educare - come ha ricordato il Papa- non è un favore, ma un dovere” e l’educazione resta “la più potente leva di speranza”.
Lara Vannini – responsabile del settore pedagogico FISM Bologna e FISM Nazionale
Nella foto un momento del Giubileo del mondo educativo

Sabato 11 ottobre, giorno in cui la Chiesa celebra la festa di San Giovanni XXIII e l'anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II, papa Leone XIV ha guidato in Piazza San Pietro il Rosario per la pace. È significativo che papa Giovanni XXIII, la sera dell’11 ottobre 1962, improvvisò quel celebre “discorso della luna” dicendo: «Tornando a casa, troverete i bambini; date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa». Come FISM Nazionale abbiamo accolto con gioia l'invito di papa Leone XIV a pregare il Rosario per la pace nel mese di ottobre. In questo contesto abbiamo proposto a tutte le nostre comunità scolastiche di condividere momenti di preghiera per la pace con il pensiero rivolto in particolare a tutti i bambini e le bambine che vivono in condizioni di dolore, di sofferenza e di morte e che sono testimoni e vittime di tutte le brutture orrende “dei grandi”. Raccontiamo alcune esperienze bolognesi
Racconta Rosa Maria Ducato (Scuola dell’infanzia paritaria parrocchiale Santo Stefano di Bazzano): “Per prepararci all’iniziativa della FISM abbiamo prima di tutto parlato ai bambini di Giovanni XXIII, che è anche il nostro patrono, spiegando anche come nasce la celebre frase: “Quando tornate a casa date una carezza ai vostri bambini e dite che questa è la carezza del Papa". Riprendendo queste parole abbiamo ricordato tutti i bambini del mondo. In questa nostra cara Terra ci sono molti luoghi senza pace. Cerchiamo ogni giorno con i nostri bambini di capire cosa vuol dire fare la pace. E allora abbiamo pregato con le parole di papa Giovanni XXIII; tutti i bambini hanno poi realizzato una piccola candela, con il simbolo della pace, che abbiamo posto davanti all’icona di Maria e insieme abbiamo detto una preghiera alla Madonna”.
“Nella Scuola dell'Infanzia Lamma di Casalecchio” ricorda Cecilia Ronchetti “abbiamo aderito a questa iniziativa della FISM con varie modalità. Prima di tutto attraverso la preghiera mattutina con tutti i bambini insieme nel salone della scuola. Alla fine della preghiera con il vicino ci scambiavamo una carezza, mandandola virtualmente a tutti i bambini che vivono in zone di guerra. I bambini hanno poi realizzato, con grande entusiasmo, il libro delle carezze mettendo l’impronta della loro mano e scegliendo un colore a tempera di loro gradimento. Abbiamo poi proposto ai genitori, a conclusione della settimana, di venire il sabato mattina a scuola per un Rosario sulla pace. La risposta è stata positiva: qualcuno è venuto anche con i bimbi. Un momento molto bello. Al termine ci siamo scambiati una carezza e a seguire la merenda insieme”.
Scuola dell’infanzia BVL Zola Predosa. Riferisce Vanessa Verrucchi: “Abbiamo cercato di far capire ai bambini che la pace si costruisce anche con piccoli gesti di vita quotidiana e di amicizia. Abbiamo coinvolto le famiglie invitandole a pregare anche a casa. Diverse le proposte educative. Si partiva con la preghiera quotidiana del mattino accompagnata da alcune canzoni. Poi conversazioni e la lettura di qualche libro. Infine la partecipazione alla marcia della pace promossa dal Comune, alla quale hanno aderito tutte le scuole del territorio. Noi, insieme alla scuola dell’infanzia statale C 4 di Zola, abbiamo pensato ad un flash mob. Abbiamo lavorato il pomeriggio con i bimbi di 5 anni realizzando magliette e bandierine, che abbiamo sventolato al passaggio del corteo. Infine tra noi e l’altra scuola ci siamo scambiati le bandierine come segno di amicizia e di apertura verso l’altro”.

Tantissime persone tra famiglie, ex allievi e fedeli hanno partecipato alla camminata organizzata dalle Piccole suore per il centenario di canonizzazione di santa Teresa di Lisieux, accompagnando la statua della santa dalla casa madre dell'Istituto fino in cattedrale. «I nostri fondatori, padre Giuseppe Mazzanti e madre Maria Zanelli, ce l'hanno donata come patrona, come luce da guardare e come esempio da seguire» hanno ricordato le suore
Prima di raggiungere San Cassiano per la messa presieduta dal vescovo Giovanni Mosciatti, il passaggio dalla chiesa di Sant’Agata (dove è nato l’Istituto) e da Santa Maria in Regola (dove è stato parroco don Giuseppe), con una sosta in piazza Matteotti. Presenti le autorità cittadine.
Di seguito il racconto di alcuni partecipanti.
Francesca: "Mercoledì 1 ottobre ci siamo: sono le 16 e si parte con i bambini e le colleghe per raggiungere la casa madre; ebbene sì siamo tutti pronti per la passeggiata con Teresa. Dopo aver attraversato i luoghi a lei più cari, in Piazza Matteotti sono stati letti alcuni messaggi da parte dei bambini, delle autorità, della Madre, delle Piccole suore di Santa Teresa. Intorno a noi le famiglie e tanti fedeli. Sento la gioia, come dice una canzone eseguita durante la passeggiata. Alle 19 davanti alla cattedrale il lancio dei palloncini, poi la Messa con il vescovo Mosciatti che ha avuto parole di fede e di riflessione per tutti. Intorno a me sentivo il calore delle persone. Mi sono sentita grata".
Dicono i bambini della classe terza del dopo scuola "è stata una bella festa e noi abbiamo fatto i disegni per santa Teresa".
Gina "Camminare insieme, pregare, cantare è stato un momento magico colmo di luce".
Gerarda: "E' stata una passeggiata con il passo dei bambini e i sorrisi delle loro famiglie".
Maria "L’emozione è stata profonda nel vedere tante persone camminare insieme, unite dallo stesso spirito. Le parole dei nostri bambini, semplici e vere, hanno toccato i cuori parlando di guerra e d’amore. Ci hanno ricordato il valore della pace e della speranza".
A proposito di bambini, uno di loro ha detto "Mi sono emozionato quando ho visto in alto la statua di santa Teresa".
Nella foto alcuni momenti della passeggiata
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