Il RAV (rapporto autovalutazione) è uno strumento che, dopo un periodo di sperimentazione, le scuole dell'infanzia (statali e paritarie) sono chiamate ad adottare. La compilazione del Questionario scuola, primo passo del processo, è avvenuta tra luglio e settembre 2025. L'autovalutazione si focalizza sullo sviluppo integrale dei bambini.
“Il rischio di un appiattimento è sempre presente quando si compila un format standardizzato che è anche standardizzante (RAV). Bisogna che lo strumento restituisca il volto vivo di una comunità viva. Che cosa ci aiuta in questo? Una scuola che genera soprattutto domande per migliorare. In una scuola di ispirazione cristiana dobbiamo chiederci se c’è spazio per una originalità che possiamo portare. Rispecchiarci in modo da leggerci con le domande che ci aiutano a fiorire, ad andare oltre; si può essere uno specchio della comunità. Potremmo anche cercar di essere uno specchio nel quale se la società si riflette, si può vedere come può diventare, qualcosa di più bello e più grande.”
Con queste parole si è concluso l’intervento di Italo Fiorin (Università LUMSA di Roma) al seminario promosso da FISM regionale, in collaborazione con l’USR Emilia-Romagna, tenutosi in modalità online il 17 settembre 2025, dal titolo ‘Specchi per Crescere. La scuola che si osserva per migliorare’, rivolto al personale di coordinamento e ai componenti dei Nuclei Interni di Valutazione delle scuole dell’infanzia. In apertura hanno portato i saluti istituzionali Luca Iemmi, Presidente FISM Nazionale e Giovanni Desco, Dirigente Ufficio IV USR Emilia-Romagna – MIM.
Scopo del convegno, ha introdotto Lara Vannini (Commissione Pedagogica FISM Emilia-Romagna) è stato quello di ‘creare uno spazio mentale e collegiale per riporre attenzione a ciò che si fa, per ricordarci il senso del perché facciamo certe pratiche’, per collocare il lavoro che in questo momento è richiesto alle scuole dallo strumento RAV Infanzia. Il professor Fiorin, nel suo intervento, ha posto l’attenzione sulla dimensione valutativa insieme alla valutazione sociale, frutto di un lavoro collegiale. E ha aggiunto: “Siamo interessati a valutare la scuola perché siamo interessati a una scuola di qualità. Ma quand’è che una scuola è di qualità? C’è un punto però discriminante, un criterio sovraordinato che è fondamentale: ne parlo prendendo spunto dal libro “Chiamalo sonno”. Il protagonista è un bambino, figlio di emigranti ucraini, che si trasferisce a New York nei primi anni del 1900. Il bambino è a casa da solo ed ha sete, ma non arriva ad aprire il rubinetto e così si accorge che il mondo è stato creato senza pensare a lui. Mi sembra una buona metafora per dire cosa dovrebbe essere la scuola. Quando un bambino è veramente centrale per noi? La qualità di una scuola si misura non dalla bellezza degli spazi o altro, se non è a sua misura e non serve a “dissetare” il bambino. Il benessere di cui parla il RAV non è il benessere momentaneo, ma è il ben-essere, stare bene perché si è accolti, aiutati a fare da soli, a diventare autonomi, si è incoraggiati ad esplorare, agire, a non perdere nessuno dei 100 linguaggi che ogni bambino possiede (Malaguzzi). Questo è il criterio fondamentale per una buona qualità della scuola. Con i bambini occorre innalzarsi all’altezza dei loro sentimenti, costruire una struttura organizzativa che permetta di essere [alla loro] altezza. Il RAV dovrebbe aiutarci a riflettere sulla base di questo criterio fondamentale.”
E’ seguito l’intervento "La compilazione del RAV infanzia. Indicazioni operative e buone pratiche", della Prof.ssa Monia Berghella, Ufficio IV USR Emilia-Romagna – MIM, che ha delineato i vari passi da compiere rispetto ai questionari (Scuola e Docente) per addentrarsi nella struttura, i dati, le rubriche... fino al Piano di miglioramento, fornendo esempi di buone pratiche.
Ad anno scolastico appena iniziato, vale la pena so-stare nella provocazione posta alle nostre scuole cattoliche: che cosa abbiamo da portare alla società? Perché se abbiamo incontrato qualcosa, o aggiungerei Qualcuno di più bello e più grande…, occorre farsi Specchio per rifletterlo a tutti: bambini, genitori e comunità… e allora anche il RAV diventa un’opportunità.
Claudia Ventura - insegnante e pedagogista FISM
Nella foto la locandina dell'incontro
Sono trascorsi diversi decenni da quando la Musicoterapia ha dimostrato quanto l’utilizzo dell’Universo sonoro-musicale possa contribuire allo sviluppo armonico del bambino e al benessere psico-fisico di ogni essere umano, a partire dalla fase intrauterina e proseguendo poi per tutto l’arco della vita. Se il suono e la musica accompagnano i giochi dei bambini dalla notte dei tempi, è invece più recente il loro utilizzo per la cura e la coesione del gruppo di lavoro
In apertura di questo nuovo anno scolastico le “dade” (educatrici, insegnanti, coordinatrice, pedagogista…) del Polo dell’infanzia Atelier dei piccoli, guidate dalla formatrice Eliana Danzì, hanno sperimentato in prima persona quanto il suono e la musica siano un linguaggio universale, che può contribuire ad “accordare” un gruppo di lavoro, proprio come accade in un’orchestra, dove ognuno suona il suo strumento seguendo una partitura, accompagnati da un direttore.
Immersi nel ritmo e nella body percussion, le dade dell’Atelier hanno sperimentato il corpo e la voce (primi strumenti sonoro-musicali a nostra disposizione) attraverso canti, danze, giochi di orchestrazione… scoprendo nuovi modi di ascoltare i suoni, i silenzi, il corpo in movimento.
Come accade ai bambini in modo naturale, anche agli adulti disposti a riconnettersi con il fanciullino che è dentro ognuno di noi, il divertimento non può mancare quando si gioca con i suoni ed i rumori: ed ecco che fragorose risate hanno accompagnato le dade nello sperimentare i parametri del suono con la voce (acuto/grave, piano/forte…), mentre all’unisono “leggevano” i dépliant di un supermercato, nel battere mani e piedi a ritmo di musica, nel far suonare oggetti di uso comune, nel giocare con palloncini colorati da lanciare sulla pulsazione di un brano musicale, nel lavarsi i denti a ritmo di valzer, nel creare una "sinfonia" di colori e di sguardi attorno ad un lungo foglio bianco, in cui ogni partecipante ha potuto esprimere liberamente il suo sentire.
Sono i bambini stessi, originali ricercatori e sperimentatori di suoni e rumori, che ricordano all’adulto quanto l’Universo sonoro-musicale sia uno strumento prezioso per le sue potenzialità educative intrinseche, per promuovere la crescita e l’evoluzione di ogni persona... bambino e adulto che sia.
Daniela Mughetto-musicoterapeuta e pedagogista FISM
Pamela Gioacchini-responsabile educativa Polo Atelier dei Piccoli
Nella foto, un momento della formazione
La comunità si è riunita per ricordare con affetto la suora che, per 20 anni, è stata anima e cuore della materna parrocchiale. Il paese non potrà mai dimenticarla: diverse generazioni l’hanno conosciuta e apprezzata per il servizio che ha offerto
Un legame sempre vivo, come dimostrato lunedì 15 settembre nella messa celebrata nel giardino della scuola per l’inizio dell’anno scolastico, occasione per la parrocchia di Casalfiumanese di fare memoria di suor Emerenziana. Era presente anche suor Davidica, che ha condiviso con lei il servizio nella materna parrocchiale.
Suor Emerenziana, originaria di Foggia, prima di arrivare a Casalfiumanese ha svolto il suo servizio a Dozza, dove abitava con madre Aurora Cecioni, la superiora generale a capo della congregazione dopo la fondatrice. Terminato il suo servizio a Casalfiumanese, suor Emerenziana si era trasferita a Castel del Rio. È tornata alla Casa del Padre il 3 luglio 2025, all’età di 91 anni.
«Continuiamo a pregare con gratitudine per suor Emerenziana, perché incontri quello sguardo paterno di Dio e materno di Maria che sanno valorizzare tutto, abbracciando l’intera sua vita, tutte le energie che ha profuso abbondantemente per amare Gesù servendolo nei più piccoli per tanti anni – il ricordo della Parrocchia - È bello iniziare il nuovo anno scolastico ricordandola con una messa negli spazi della scuola materna».
Silvia Bendanti,
coordinatrice Polo dell’infanzia M. Immacolata di Casalfiumanese
Nella foto, un momento della celebrazione
© 2004-2025 FISM Bologna ETS (Partita IVA 00916140379)